Sono sincero.
Raramente leggendo un libro sono stato letteralmente travolto da tante emozioni contemporaneamente: malinconia, ammirazione, gioia che lascia spazio alla tristezza, dolore, commozione, rabbia, affetto, nostalgia e soprattutto speranza.
“Passai l’estate…cento notti di guardia medica” e’ un condensato di tutto questo, condito sagacemente da uno spessore culturale non comune.
Chi non conosce Angelo Broccolo può essere portato a pensare che le storie narrate siano frutto di fantasia, di esagerazioni letterarie. Nulla di più falso, i frammenti di vita che l’autore ci regala sono autentici, come e’ autentica la sua passione, il suo disinteresse per le cose materiali, la sua totale inesauribile disponibilità, la predisposizione naturale all’aiuto verso il prossimo, verso un’umanità spesso dimenticata, oltraggiata, invisa e disperata.
Quando Angelo mesi fa fu candidato alla Regione Calabria, a chi mi chiedeva cosa avrebbe fatto se fosse stato eletto io rispondevo: nulla, lui continuerà a fare esattamente quello che fa da una vita.
Cento notti e’ una testimonianza di ricchezza interiore profonda che si scontra quotidianamente con uno spaccato desolante e al contempo ricco di buoni sentimenti, di storie d’altri tempi eppure attualissime nella loro tragicità. Un libro che induce a riflettere e costringe il lettore a fare i conti con la propria coscienza, non sempre pulita, e con il proprio agire quotidiano, non sempre limpido.
Solidarietà e speranza vanno a braccetto e si fondono in un tutt’uno, attingendo alla cultura illuminista, cristiana, contadina e operaia.
Uno scritto che affronta drammi oscuri, perché volutamente espulsi da una società malata che premia altri disvalori, un autore che procede coerentemente in direzione ostinata e contraria.
Grazie per averci dato la possibilità di ricordare chi siamo, da dove veniamo e dove bisognerebbe andare.
Consigliatissimo!!!!