Juve-Siviglia: tanto rumore per nulla

Ho visto la partita di Champions League in un pub, tra qualche isolata provocazione e tanta sofferenza.

A mente fredda, mi sento di affermare che il pareggio a reti bianche della Juve allo Stadium contro il Siviglia, all’esordio stagionale nell’Europa che conta, ha fatto tanto rumore per nulla. Tante critiche per non essere riusciti a portare a casa i tre punti, molti a storcere il naso per la formazione schierata da Allegri, colpevole a detta di tanti, di non aver schierato dall’inizio Pjanic.

Sarà…ma in tutta onestà a me la Juve ieri sera è piaciuta. Per intensità, per dinamismo, per approccio alla gara, per la personalità dimostrata, per il piglio da grande squadra.

Diciamolo chiaramente: i bianconeri hanno dominato per 90 minuti, non sono mai andati in affanno, Buffon è rimasto inoperoso per tutta la partita, le occasioni da rete per Higuain e compagni ci sono state, sia prima che dopo l’ingresso in campo di Pjanic. E se la partita fosse finita 3 a 0 nessuno avrebbe avuto nulla da ridire. La difesa non ha rischiato nulla, il centrocampo più di lotta che di governo ha fatto il suo e le punte hanno creato diverse occasioni da rete per scardinare una formazione che, come dicono in Inghilterra, si è presentata a Torino parcheggiando il proprio autobus davanti l’area di rigore.

In diverse fasi di gara il pallone ha viaggiato a velocità supersonica tra i giocatori bianconeri, favorendo gli inserimenti di Khedira e lo sfogo sulle fasce di Evra e Dani Alves. La manovra, pur mostrando alcuni limiti in fase di impostazione del gioco, ha prodotto quel cambio di passo e quella profondità spesso frenata con le cattive maniere dagli spagnoli.

Ritmi alti dunque, assai diversi da quelle prestazioni timide e opache che in molte circostanze, negli anni passati, hanno caratterizzato le uscite bianconere in Europa.

Nel calcio il risultato finale, banalmente, non sempre rispecchia i reali valori in campo e può succedere che l’esito di una partita non esprima fedelmente l’andamento della stessa. Senza andare troppo lontano nel tempo, sabato scorso il Barcellona, pur attaccando per 90 minuti, ha perso in casa in campionato contro una neopromossa, un po’ come se la Juve uscisse sconfitta dallo Stadium nella sfida con il Crotone o con il…Frosinone. E ieri sera in Champions i campioni in carica del Real Madrid, al Santiago Bernabeu, hanno ribaltato il punteggio solo nei minuti di recupero contro il non irresistibile Sporting Lisbona.

Per cui, dopo lo zero a zero con gli andalusi, al netto della rabbia da tifoso, mi sento di vedere il bicchiere mezzo pieno. Vero è che nella zona mediana si è avvertita poca fantasia e che la manovra in questo ne ha risentito, ma è altrettanto vero che col passare del tempo questa squadra, una volta ritrovati gli automatismi giusti, non potrà che migliorare.

Come insegna la storia, chi parte in sordina di solito arriva molto lontano. E arriva bene.

FINO ALLA FINE!!! FORZA JUVE!!!!