Forse è solo suggestione
forse è già qualcosa in più
ma in siffatta situazione
la bustina non va giù.
Quando prendi il raffreddore
e la febbre ti tormenta
tu telefoni al dottore
per far sì che essa scenda.
Lui ti visita per bene
guarda la gola, la osserva diretta,
poi, col corpo tuo che freme
ti prescrive la ricetta.
Tra sciroppi, compresse e supposte,
tu lo osservi in rigida posa
lui che procede senza far sosta
nell’indicare farmaci a iosa.
Ma tra tutte le medicine
ce n’è una che contrasta il tuo “io”
“quella è troppo, venga pure la fine!
Nessun cedimento alla presenza di Dio!”
Sarà per ossequio alla coerenza
e certamente all’idea di purismo,
ma a quel farmaco e alla sua essenza
dovea rinunciar per convinto ateismo.
Ora a voi tocca scoprire
di quale farmaco si tratta
con certezza di finire
tra una dicitura matta.