Se non fossi ateo, penserei che Davide Astori sia stato convocato dal Grande Selezionatore, al quale mancava un forte centrale difensivo per allestire la formazione della Nazionale celeste in vista di un qualche campionato mondiale di calcio ultraterreno. Se non fossi troppo disincantato, penserei che il messaggio di rispetto tra opposte tifoserie e addetti ai lavori potrà durare in eterno. Se credessi nell’intelligenza degli uomini, eviterei di attribuire significati sessisti o discriminatori a certe espressioni sarcastiche mistificate da ironia. Mi attengo a quanto sostiene Corto Maltese: “Chi non coglie la differenza tra ironia e sarcasmo spesso confonde lo sbadiglio con un rutto”.