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Innocenti eVersioni. Antonio Conte premier!

Fumata bianca!!! Finalmente, da vari rumors che trapelano da fonti più che attendibili, dopo oltre due mesi dalla data delle elezioni politiche è stato sciolto il nodo del governo. C’è il nome del futuro premier! M5S e Lega hanno trovato la convergenza sul programma, hanno firmato l’ormai famoso “contratto” e, notizia dell’ultimo minuto, hanno individuato la figura di garanzia e competenza che assurgerà al ruolo di primo ministro. I punti significativi dell’accordo prevedono il famigerato reddito di cittadinanza, la revisione della Legge Fornero, la Flat Tax, misure più restrittive sugli sbarchi degli immigrati, maggiore severità su evasione fiscale e falso in bilancio. A tendere, anche un tavolo programmatico sull’annoso problema del conflitto d’interessi. Ma la notizia clamorosa riguarda il capo dell’esecutivo. Dai nomi dei papabili che già da qualche giorno circolavano negli ambienti “romani”, la scelta definitiva è caduta su Conte. Non Giuseppe, il giurista docente di diritto privato a Firenze e alla Luiss di Roma, nonché vicepresidente del Consiglio di Giustizia Amministrativa e componente della commissione cultura di Confindustria, ma udite udite…Antonio, ex allenatore della Juventus e della Nazionale Italiana di calcio, attualmente sulla panchina del Chelsea. Il tecnico pugliese, reduce da una tutt’altro che brillante stagione alla guida dei Blues, pur avendo un altro anno di contratto molto probabilmente sarà sollevato dall’incarico di allenatore dei londinesi a causa della mancata qualificazione alla prossima Champions League. Contattato da Di Maio in persona, Antonio Conte si sarebbe mostrato entusiasta e onorato della proposta: “Non me lo aspettavo, non vedo l’ora di mettermi subito al lavoro! Il Paese vive una situazione agghiagggiande, prometto una stagione di duro lavoro e sacrifici, ma insieme ce la faremo”. Meno felice il leader della Lega Salvini, non completamente soddisfatto del profilo del neo-premier e, soprattutto, delle sue origini leccesi. In bocca al lupo, mister! Pardon, premier…