Missione compiuta a Zagabria!!! Dinamo – Juve: 0-4

Né pub né pizzeria, questa volta la Juve, di scena a Zagabria per la seconda giornata del girone di Champions, l’ho vista su internet con telecronaca brasiliana. Se la scaramanzia ha un suo peso (e ce l’ha!!!), sciarpa al collo e bandiera nel salotto di casa hanno confermato appieno la loro importanza.

In una gara che presentava insidie soprattutto dal punto di vista psicologico, i bianconeri hanno risposto sfoderando una prestazione all’altezza del palcoscenico europeo, frantumando la Dinamo sotto una valanga di goal. Al triplice fischio possiamo affermare, senza tema di smentite, missione compiuta!

Diciamolo subito: dopo la bruttissima prestazione di Palermo e sotto il peso del pari interno con il Siviglia in occasione del debutto nel girone, la Juventus era chiamata a dare risposte convincenti e soprattutto a non fallire l’appuntamento con la vittoria su un campo (inteso come fattore ambientale) tutt’altro che agevole come quello croato; il rischio era complicare in modo inaspettato il percorso verso l’auspicata qualificazione agli ottavi.

Mister Allegri presenta la migliore formazione possibile in questa fase della stagione, schierando nel 3-5-2 di fabbrica Bonucci, Barzagli e Chiellini davanti a Buffon, Hernanes nel ruolo di metronomo davanti alla difesa, Pjanic e Khedira da mezze ali, Dani Alves e Evra sulle fasce, Higuain di punta supportato da Dybala a far gioco tra le linee. L’undici sceso in campo non ha deluso le attese, ripagando tifosi e tecnico con una prestazione finalmente autorevole, convincente e degna delle attese. Si dirà che la Dinamo Zagabria è squadra tecnicamente inferiore a quella bianconera. Vero, ma anche il Palermo sulla carta pur essendo meno attrezzato della Juve, di sicuro non è superiore ai croati. E dunque, tirando le somme, la differenza di rendimento tra le due sfide va ricercata nelle motivazioni e nell’approccio. Oltre che, a conferma di quanto si è visto in terra di Sicilia, nella presenza fondamentale di Dybala il cui raggio d’azione, a far da collante tra l’attacco e la mediana, colma quel deficit di manovra che attualmente il centrocampo bianconero fatica a fatturare.

Detto questo la partita dura un tempo, la Juve la sblocca dopo una ventina di minuti con Pjanic, imbeccato da un lancio di Bonucci letto malissimo dalla retroguardia avversaria, e dopo meno di dieci minuti il Pipita raddoppia su splendido lancio del bosniaco segnando il suo primo goal europeo in casacca bianconera. Due a zero all’intervallo, con la Juve padrona del campo e in pieno controllo della gara. Poi ad inizio ripresa si sblocca Dybala con un gran tiro dalla distanza e partita in ghiaccio. A quel punto Allegri dà il via al valzer delle sostituzioni. Pjanic acciaccato lascia il posto a Cuadrado inizialmente schierato da interno; subito dopo l’uomo più atteso della gara, l’ex talento di casa Pjaca, rileva Barzagli, senza che il cambio apporti delle modifiche allo schieramento tattico bianconero: Dani Alves scala sulla linea di difesa e Cuadrado si posiziona nel suo ruolo naturale di esterno destro d’attacco, lasciando inalterato il 3-5-2 di partenza. L’ultima sostituzione regala qualche scampolo di partita pure all’altro croato bianconero Mandzukic, che prende il posto di Higuain. Nel finale c’è spazio per l’ultima rete, quella su punizione di Dani Alves che grazie a una doppia deviazione provoca l’autogoal della Dinamo, replicando quanto già visto (in tema di autoreti) contro il Palermo.

4 a 0, oltre il 70% di possesso palla e tutti a casa, la Juve complice la vittoria del Siviglia ai danni del Lione aggancia il primo posto del girone proprio in coabitazione con gli andalusi.  A conti fatti, seconda gara stagionale in Europa e seconda buona prestazione dei bianconeri che, vale la pena ricordarlo, solo per un caso all’esordio allo Stadium contro gli spagnoli, non hanno fatto propria l’intera posta in palio. Positiva la prestazione di tutta la squadra, ancora ordinata come contro il Cagliari la prova di Hernanes nel ruolo di regista arretrato, poco impegnata ma sempre concentrata la retroguardia, lodevole il movimento degli esterni, efficace la circolazione di palla in mediana, straordinario Dybala tra le linee nel ritagliarsi gli spazi giusti negli ultimi venti metri, decisivo Higuain nel proporsi come punto di riferimento e pericolo costante sotto porta.

Prossimo appuntamento in Champions il 18 ottobre in Francia in casa dell’Olympique Lione in una sfida che si preannuncia infuocata. Nel frattempo c’è spazio, prima della sosta in campionato, per la gara di Empoli domenica all’ora di pranzo, ancora in trasferta, con l’obiettivo di consolidare il primato in classifica.

FINO ALLA FINE!!!! FORZA JUVE!!!!