Come se nel turno di domenica scorsa non fosse successo nulla.
La Juventus riscatta l’inaspettata sconfitta patita di misura a San Siro contro il Milan, liquidando allo Stadium la pratica Sampdoria nei primi otto minuti di gara.
Smentendo statistiche e numeri che vedono i bianconeri utilizzare poco l’arma del cross a centro area, le due reti che indirizzano l’esito della sfida vengono realizzate entrambe di testa su traversone, la prima da Mandzukic imbeccato dallo spiovente di un indemoniato Cuadrado, e la seconda sugli sviluppi di un calcio d’angolo ben sfruttato in elevazione da Chiellini.
Devastante la Juve messa in campo da Allegri, che concede un turno di riposo a Buffon e schiera tra i pali Neto, difesa a tre con Dani Alves centrale di destra, Bonucci in mezzo e Chiellini a sinistra, in mediana da playmaker Marchisio al rientro dopo sei mesi d’inattività affiancato dalle mezze ali Pjanic e Khedira, sugli esterni Cuadrado a destra e Evra a sinistra, coppia d’attacco inedita con Mandzukic a far da spalla ad Higuain.
I bianconeri partono subito forte, imprimendo alla partita un ritmo forsennato e costringendo la Doria a ripiegare su se stessa. Cuadrado a destra semina il panico ogni qualvolta entra in possesso del pallone, come in occasione dello “strappo” sul primo goal quando, dopo appena 240 secondi, lascia sul posto il diretto avversario e confeziona un “cioccolatino” per Mandzukic che di prepotenza schiaccia in rete, realizzando la sua prima marcatura in campionato. Il croato gioca con sacrificio e generosità, corre e ripiega, imponendo la propria possanza fisica a tutto campo, dove la squadra occupa alla perfezione gli spazi e non lascia respirare gli avversari. A distanza di appena quattro minuti dal vantaggio, la Juve mette in ghiaccio la partita grazie all’incornata di Chiellini su calcio d’angolo: Samp annichilita e partita di fatto chiusa. Puntuale, prima dell’intervallo, arriva l’infortunio: Evra è costretto ad abbandonare il terreno di gioco a causa di un fastidio muscolare e viene sostituito da Alex Sandro.
Nella ripresa la Juve comincia a ritmo blando, cala d’intensità e prova ad amministrare il risultato. La Samp inizia finalmente a vedere il pallone e ne approfitta, dimezzando le distanze e segnando la rete del 2 a 1. Partita riaperta? Nemmeno per sogno, i bianconeri ricominciano a macinare gioco, rialzano i ritmi della gara e ne infilano altri due, il primo con Pjanic in mischia in area di rigore e il secondo di nuovo con Chiellini, autore di una inedita doppietta (l’ultima nel 2008), ancora di testa con un bell’inserimento su cross di Cuadrado. A risultato acquisito, fuori Pjanic per Asamoah e Marchisio per Lemina.
Risultato finale 4 a 1 per la Juve, che ripristina la distanza di cinque punti in classifica dal Milan, travolto nell’anticipo in casa del Genoa, e mantiene inalterato il distacco di due lunghezze dalla Roma e quattro dal Napoli, vittoriose rispettivamente in trasferta contro il Sassuolo e al San Paolo contro l’Empoli.
Due le riflessioni post gara, una positiva e l’altra un po’ meno: la nota lieta è, ovviamente, data dal rientro di Marchisio in campo. Pur non disputando una partita stratosferica, la presenza del Principino a dettare i tempi e organizzare la manovra, si vede e come. La nota meno positiva riguarda l’astinenza dal goal di Higuain, a secco da quattro giornate: l’argentino a tratti è apparso immalinconito e sfiduciato, forse a causa dei pochi palloni giocabili che riceve dai compagni e dall’assistenza quasi nulla sotto porta. Poco male, avrà tempo per rifarsi a cominciare dalla sfida contro i suoi ex compagni del Napoli, prevista per sabato sera ancora allo Stadium: speriamo abbia conservato i goal per l’occasione. Ultima riflessione: la sfida contro la Sampdoria ha dimostrato, se mai ve ne fosse bisogno, che la Juve deve esercitare predominio e intensità di gioco per tutti i 90 minuti, evitando di scendere sotto ritmo almeno fino a quando meccanismi e giro palla non risulteranno rodati sui livelli dello scorso anno.
Al momento bene così, primo posto in classifica e passo falso col Milan definitivamente alle spalle, a dimostrazione che il k.o. con i rossoneri è stato per lo più dovuto a un paio di episodi sfavorevoli che hanno condizionato l’esito della partita.
Ora testa alla super sfida di sabato sera contro il Napoli, dove i riflettori saranno puntati tutti su Gonzalo Higuain.
FINO ALLA FINE !!!!! FORZA JUVE!!!!!