Cazzeggiando… ma non troppo

Non so voi, cari amici, ma io questa settimana mi sono proprio divertito. Sono stati sette giorni di autentica euforia, di adrenalina allo stato puro, energia vitale che ha spazzato via le inquietudini generate dagli eventi che a livello mondiale si erano addensati come nubi fosche sulle nostre miserabili esistenze.

Quali i motivi di questa inaspettata “botta” di felicità?

Intanto, da un punto di vista meteorologico, finalmente è arrivato un primo assaggio d’autunno, cosa che a me non dispiace affatto, anzi. Quel tempo anonimo, caldo e indeciso che aveva caratterizzato il mese di ottobre e buona parte dello scorcio iniziale di novembre, ha ceduto il passo a temperature più fresche, con pioggia e addirittura nebbia. Bello per chi, come me, è amante del clima britannico. A las cinco de la tarde, quando chiudo la mia giornata di lavoro, il cielo è azzurro tendente al viola verso ovest, e blu nelle altre direzioni. Un’immagine suggestiva che diventa ancora più autunnale quando una lieve pioggerellina, che quasi sembra far fatica a raggiungere il suolo, accarezza corpi solidi e pensieri riflessivi. Poi, se lo scenario è arricchito dalla visione della super luna, che a dirla tutta a me è parsa identica a quella di tutte le altre notti dei miei primi 46 anni, la sensazione che si prova è decisamente eccitante. Al di là della mancata visione ingigantita del nostro unico satellite naturale, fonte di ispirazione per poeti e scrittori, l’importante è lasciarsi persuadere dall’immaginario collettivo. Crederci è la prima cosa, l’unica veramente importante.

Infatti, tornando per l’ennesima volta sulla vicenda Trump, sono rimasto piacevolmente colpito dalla decisione del neo presidente degli States di rinunciare al suo compenso istituzionale; Donald ha dichiarato che, per espressa volontà, percepirà la simbolica cifra di un dollaro all’anno per l’intero periodo di permanenza alla Casa Bianca. Ciò significa che i cittadini americani avranno un muro alla frontiera con il Messico, più armi in circolazione, leggi contro l’aborto ed espulsioni in massa di clandestini, alla modica cifra di un verdone. Sensazionale!!! L’intero pacchetto, con il beneplacito del Ku Klux Klan e di Alba Dorata, di Salvini e di Marine Le Pen, a prezzo di saldo. Se non è fortuna questa!!! Prendesse esempio il nostro Premier: un euro l’anno per continuare a fare ciò che in parte già fa da tempo, vale a dire continuare a perdersi in chiacchiere, ad oggi lautamente compensate. Giusto per fare le pulci, sono trascorsi quattro mesi dal disastro ferroviario in Puglia, eppure a livello istituzionale nessuno ne parla più. In compenso, però, è arrivata la bella notizia del Ponte sullo Stretto. E che dire dell’emergenza terremoto? A un mese dal devastante sisma che ha colpito il centro Italia, il problema è stato derubricato dall’agenda governativa in relazione agli interventi da porre in atto circa la messa in sicurezza del territorio, di cui necessiterebbe il Paese. Al riguardo, qualcuno dovrebbe spiegarci perché il terremoto di magnitudo 6.5 ha prodotto 300 morti tra Accumuli, Arquata del Tronto e Amatrice, e il sisma che ha colpito martedì scorso la Nuova Zelanda, di 7.8 gradi della scala Richter, di vittime ne ha provocate soltanto due. Misteri delle onde sismiche. Forse la spiegazione può fornircela Radio Maria, indagando se in Oceania la percentuale di gay e lesbiche che usano fornicare sia inferiore al livello d’ira ammesso nella stanza dei bottoni del Paradiso. Ma noi in Italia ce ne fottiamo, continuiamo a spassarcela alla grande, a dispetto delle ire divine; e poi, dalle ultime rilevazioni statistiche, nel Belpaese i matrimoni etero sono in forte aumento, come purtroppo pure i divorzi. Tuttavia, a sentire fonti ecclesiastiche ben informate, questo secondo aspetto non dovrebbe generare cataclismi, tutt’al più qualche alluvione fuori stagione, un paio di inondazioni passeggere o, nelle previsioni meno gravi, grandinate, nebbia in Val Padana, venti moderati e mari tendenzialmente mossi. Bizzarrie meteo di serie B, insomma.

Ma perché, sempre a proposito di marosi e nozze, naufragano i matrimoni? Questioni caratteriali, stanchezza? Certamente difficoltà economiche. Proprio per questo, al fine di prevenire ogni rischio, ho pensato di regalare a mia moglie una cyclette, precisamente quel modello appena ideato che tra i pedali contiene la vasca della lavatrice: pedalando si produce l’energia sufficiente a fare il bucato. Lei, mia moglie, fa esercizio fisico e si mantiene in forma, e contemporaneamente il bilancio familiare ne trae giovamento in termini di risparmio di energia elettrica. L’importante è allenarsi in maniera puntuale, almeno un paio di volte a settimana, per lavare camicie e biancheria intima con la necessaria regolarità.

Conto di ricevere il nuovo attrezzo ginnico entro un paio di settimane, così potrò sperimentarne l’effettiva funzionalità in previsione della presentazione del mio terzo libro, intorno alla metà di dicembre. Per l’occasione, il mio abbigliamento sarà lavato a costo zero, nemmeno un dollaro (pardon, un euro) di spesa. Ci tengo molto a fare bella figura, perché all’appuntamento sarà presente un ospite d’eccezione: Bob Dylan, che ha appena confermato la sua presenza rinunciando ad una serie di impegni secondari che lo avrebbero voluto in Svezia proprio in quei giorni. Bizzarrie eccentriche da musicanti snob.

Da tutto questo orrore ci salviamo grazie al concetto della resilienza, ovvero la capacità di farci rimbalzare addosso problemi, traumi, seccature e stress di vario genere. E mode insulse che trovano spazio a ogni livello. Dopo le secchiate di acqua in testa, ora è il momento del “Mannequin Challenge”: in gruppo si resta immobili come statue di cera, immortalando per qualche minuto l’attività che in quel preciso istante si sta compiendo.

Più di uno, dalle parti di Montecitorio e Palazzo Chigi, si è offeso per l’allusione nemmeno troppo velata.