La Juve “mata” il Toro nel derby grazie alla doppietta di Higuain e alla rete di Pjanic

Ma che bello il derby di Torino!!! Intenso, ben giocato da entrambe le squadre, corretto e spettacolare!!!

Tra due formazioni diverse per tasso tecnico ma protagoniste di una positiva prima parte di stagione, l’incrocio cittadino sotto la Mole regala un bel match combattuto a viso aperto, senza tatticismi o calcoli di sorta, che al termine di 95 minuti disputati a ritmi elevatissimi premia una Juventus che, a differenza dei granata, dispone di un organico meglio attrezzato e più completo nei vari reparti.

Reduce dal successo in Champions contro la Dinamo Zagabria, che ha regalato ai bianconeri il meritato primo posto nel girone e l’accesso agli ottavi di finale, Allegri mischia ancora le carte e propone una formazione per certi versi inaspettata. Il modulo scelto è il 4-3-3, in opposizione alla medesima disposizione tattica optata da Mihajlovic per il Torino, con la differenza che lo schieramento bianconero in campo è più simile ad un 4-4-2, con Cuadrado che agisce in prevalenza sulla linea del centrocampo a completare il quartetto di mediana composto da Marchisio, Khedira e Sturaro. Davanti a Buffon, retroguardia sistemata da destra a sinistra con Liechtsteiner, Rugani, Chiellini e Alex Sandro, e solito tandem offensivo con Higuain e Mandzukic. Restano in panca, quasi a sorpresa, Pjanic le cui quotazioni erano in deciso rialzo nelle ultime settimane, e il recuperato Dybala, che il campo lo aveva già riassaporato nell’ultimo quarto d’ora di gara contro lo Zagabria in settimana.

Nei primi dieci minuti il derby è quasi un monologo bianconero: la Juve manovra e gira palla, assume il comando delle operazioni, prova a cercare la profondità sfruttando gli inserimenti per vie centrali di Khedira e Sturaro, allarga il gioco sugli esterni innescando Cuadrado e Liechsteiner a destra e Alex Sandro sul versante opposto. Il Toro corre e accetta la sfida, soffre e rischia in un paio di circostanze di capitolare ma, come spesso succede in questi casi, trova il goal del vantaggio al quarto d’ora, quando Zappacosta si invola sulla fascia di pertinenza, serve palla a Benassi che dalla linea di fondo riesce a mettere un bel cross al centro area, sul quale Rugani non trova il tempo giusto per intervenire e Liechtsteiner perde il corpo a corpo contro un indemoniato Belotti, che di testa fa secco Buffon.

Granata in vantaggio e Juve che, nonostante il predominio di inizio gara e l’ottimo approccio alla sfida, è costretta alla rimonta.

Rimonta che, puntualmente, inizia a prendere forma dopo dodici minuti dalla rete incassata, quando Cuadrado (buona gara, la sua) recupera palla sulla trequarti, serve uno scatenato Mandzukic che offre un involontario assist di tacco a Higuain: l’argentino si invola palla al piede e, a tu per tu con Hart, lo batte in uscita con quello che è uno dei pezzi forti del suo repertorio. Parità ristabilita e Juve che insiste nella ricerca del vantaggio, con la stessa intensità messa in mostra durante la prima mezzora.

Nella ripresa il cliché non varia, alle azioni manovrate dei bianconeri i granata provano a rispondere in contropiede, cercando di sfruttare le rare incertezze di un reparto difensivo ottimamente guidato da Rugani, supportato da un impeccabile Chiellini e corroborato dai provvidenziali ripiegamenti di uno strepitoso Mandzukic, utile negli interventi tanto sulle palle inattive che nelle azioni su rapidi capovolgimenti di fronte.

Nell’ultimo scorcio di gara, Allegri richiama in panchina prima Sturaro, rimpiazzandolo con Lemina, e ad un quarto d’ora dal triplice fischio butta nella mischia due pezzi da novanta come Dybala e Pjanic, al posto di Mandzukic e Cuadrado.

E i cambi, come accade di frequente, fanno la differenza.

I bianconeri aumentano il tasso tecnico e completano la rimonta a otto minuti dal termine, ancora grazie a Higuain che, spalle alla porta, riceve palla in area, controlla e facendo perno su se stesso scaraventa un bolide sul quale Hart non può fare altro che raccogliere il pallone in fondo alla rete. Doppietta per il Pipita, al quale mancava l’atmosfera derby dai tempi di Madrid e la rete in campionato dalla sfida contro i suoi ex compagni del Napoli. I granata, nonostante la prestazione tutta coraggio e sacrificio in perfetto stile Toro, accusano il colpo, e crollano definitivamente nei minuti di recupero, quando un numero sensazionale di Dybala nello stretto libera al tiro Higuain in odore di tripletta: sulla ribattuta, in uscita disperata di Hart, Pjanic ha la possibilità di tirare due volte prima di insaccare la terza rete e mettere il sigillo alla sfida.

Finisce 3 a 1, la Juve interrompe la regola che l’aveva vista sconfitta per tre volte in campionato dopo gli impegni europei infrasettimanali, vince il derby in trasferta grazie ad una bella e convincente prestazione di gruppo contro un avversario organizzato e qualitativamente attrezzato, si riporta a sette punti di vantaggio sulle dirette inseguitrici Roma e Milan, che si sfideranno nel Monday night di domani sera all’Olimpico di Roma.

Bene la difesa, ottima la gara di Rugani, arrembante Cuadrado, di lotta e di governo il centrocampo con Khedira in netta crescita, strepitoso Mandzukic, implacabile Higuain. Citazione anche per i subentrati: sempre più a suo agio Pjanic, irresistibile Dybala, sempre pronto quando chiamato in causa Lemina.

Ora testa agli ultimi due importantissimi impegni stagionali: lo scontro diretto di sabato prossimo allo Stadium contro la Roma e la finale di Supercoppa Italiana, prevista per il 23 dicembre a Doha in Qatar, contro il Milan.

 

FINO ALLA FINE!!!!!! FORZA JUVE!!!!!