Montagne russe allo Stadium. La Juve conquista i quarti di Coppa Italia

All’esordio stagionale in Coppa Italia, la Juve conquista l’accesso ai quarti di finale battendo in gara unica l’Atalanta allo Stadium, al termine di una gara stranissima dai mille volti.

Allegri conferma per l’occasione lo schieramento ad “albero di Natale” già utilizzato domenica scorsa contro il Bologna, quel 4-3-2-1 con Neto alla seconda consecutiva da titolare in porta, Lichtsteiner, Barzagli, Rugani e Asamoah in difesa, Hernanes in cabina di regia con Marchisio e l’ultimo arrivato Rincon a completare il reparto di mediana, Dybala e Pjanic mezze ali a sostegno di Mandzukic terminale offensivo.

I bianconeri partono forte, impongono sin dall’avvio un’evidente supremazia territoriale e costringono i bergamaschi sulla difensiva. La manovra della Juve si rivela efficace e la circolazione di palla rapida e sciolta: intorno al 15esimo Mandzukic colpisce il palo su traversone dalla destra di Lichtsteiner e dopo un paio di minuti, a testimonianza della pressione esercitata dai bianconeri, Dybala viene nettamente steso all’interno dell’area di rigore ma l’arbitro decide di non concedere il penalty. Il goal, tuttavia, è nell’aria, e al 22esimo è lo stesso Dybala a concludere dal limite di controbalzo, sfruttando nel migliore dei modi l’assist fornitogli dal compagno di reparto Mandzukic. La rete che sblocca l’incontro è bellissima, il tiro scaraventato dall’argentino è una rasoiata a mezz’altezza che non lascia scampo all’estremo difensore avversario, coronando una prestazione personale di assoluto rilievo.

La Juve non si accontenta e continua a premere sull’acceleratore, trovando il raddoppio con gli stessi protagonisti della prima marcatura ma a ruoli invertiti: stavolta è Dybala a suggerire in profondità per il croato che davanti al portiere non sbaglia e incrocia sul palo alla sinistra. Il primo tempo da applausi si chiude con il doppio vantaggio della formazione di Allegri, l’Atalanta appare rassegnata e annichilita dalla capacità di produrre gioco e sviluppare trame apprezzabili da parte dei padroni di casa. La retroguardia bianconera non va praticamente a referto per tutta la prima frazione di gara, il centrocampo costruisce e pressa alto soffocando sul nascere ogni velleitario tentativo di ripartenza atalantina, Dybala è ispiratissimo, Pjanic gioca di fino e conferma i progressi in fatto di crescita e partecipazione attiva alla manovra. La condizione atletica complessiva si rivela eccellente, la Juve corre e gioca di prima, disputando 45 minuti di eccellente calcio.

Tuttavia, le partite durano 90 minuti e oltre, e basta un singolo episodio per riaprirle e mettere in discussione il risultato. Dacché il primo tempo poteva chiudersi, tra palo e rigore non accordato, con un vantaggio bianconero di almeno tre goal, nella ripresa cambia tutto, o quasi. Allegri, che probabilmente considera il passaggio del turno cosa fatta ed è già col pensiero alla delicata sfida di domenica sera a Firenze, leva dal campo prima Marchisio inserendo Sturaro, e poi un formidabile Dybala per iniziare a mettere minuti nelle gambe di Pjaca, al rientro dopo 3 mesi di assenza dal terreno di gioco. La Juve cala i ritmi, prova a gestire il risultato e al 72esimo, come un fulmine a ciel sereno, becca la rete che riapre la partita. E’ Konko, entrato da poco in campo, a beffare Neto con un tiro dal limite sinistro dell’area che bacia il palo e si insacca in rete.

Con il risultato per la prima volta in bilico e il rischio di prolungare l’incontro ai tempi supplementari, i bianconeri si scuotono e dopo appena 3 minuti ristabiliscono le giuste distanze grazie al penalty, trasformato da Pjanic, scaturito dall’intervento scomposto di un difensore bergamasco su Lichtsteiner.

Partita chiusa? Nemmeno per sogno, perché l’Atalanta si rifà sotto e a 9 minuti dalla conclusione, quando ormai i giochi sembravano chiusi, torna a segnare, cogliendo impreparato il reparto difensivo bianconero. Gli ultimi sussulti di gara sono di pura sofferenza, con gli uomini di Gasperini che tentano il tutto per tutto e la Juve che gioca a tenere quanto più possibile distante il pallone dalla propria trequarti.

Finisce 3 a 2, montagne russe allo Stadium e qualificazione ai quarti raggiunta per la squadra detentrice degli ultimi due trofei nella manifestazione. Eccellente la prima frazione di gara, ottima la prova di Dybala, sostanzialmente priva di sbavature la manovra e il giro palla, impeccabile la condizione atletica. Di diverso tenore il secondo tempo, quando il calo di concentrazione e qualche peccato di superficialità hanno rischiato di complicare il cammino dei bianconeri in Coppa Italia.

Tutto è bene quel che finisce bene, e in attesa di vedere chi, tra Milan e Torino, sarà l’avversario ai quarti di finale, appuntamento a domenica sera per la sfida del Franchi contro la Fiorentina, nella prima di ritorno in campionato.

 

FINO ALLA FINE !!! FORZA JUVE!!!!