Higuain stende la Roma: Juve campione d’inverno in fuga

Il Natale arriva con una settimana d’anticipo allo Stadium, perché la Juventus imponendosi di misura nello scontro diretto con la Roma tocca quota 25 vittorie consecutive in casa, riporta a sette i punti di distacco dagli stessi giallorossi secondi in classifica e si fregia del titolo di campione d’inverno con due turni d’anticipo rispetto alla fine del girone d’andata, congedandosi  dal campionato relativamente all’anno solare 2016, visto che la gara in programma la prossima settimana a Crotone sarà rinviata a data da destinarsi in virtù della concomitante sfida di Supercoppa Italiana contro il Milan in Qatar.

Juve-Roma non è mai una partita banale: tornano alla mente le memorabili sfide degli anni ’80 quando si affrontavano sugli opposti fronti campioni del calibro di Platini e Falcao, Paolo Rossi e Pruzzo, Bonini e Di Bartolomei, Trapattoni e Liedholm in panchina. Storie e duelli di altri tempi, impressi in quell’immaginario collettivo che solo il calcio riesce ad alimentare e consegnare alla leggenda.

La storia infinita si ripropone con protagonisti differenti, mantenendo inalterato lo stesso fascino: nella fredda notte torinese, Massimiliano Allegri dispone la squadra con il 4-3-1-2 già positivamente sperimentato la settimana scorsa nel derby con il Toro, confermando, davanti a Buffon, il medesimo reparto difensivo formato da Liechtsteiner, Rugani, Chiellini e Alex Sandro, centrocampo affidato alle geometrie di Marchisio supportato da Khedira e Sturaro, tandem d’attacco composto dalla coppia Mandzukic-Higuain assistiti da Pjanic nel ruolo di trequartista.

La Juve parte forte e mette da subito alle corde la Roma, imponendo alla gara ritmi elevatissimi e negando alla squadra di Spalletti la possibilità di trovare sbocchi sulle fasce e utilizzare la micidiale arma del contropiede. Il pressing dei Campioni d’Italia è asfissiante, ogni tentativo di ripartenza giallorossa è stroncato sul nascere grazie all’attenzione nel gioco d’anticipo sviluppato nella zona mediana ad opera di centrocampisti e difensori bianconeri, ai quali spetta il compito si tenere alto il baricentro della squadra costringendo sulla difensiva gli avversari. Il tema tattico della sfida appare chiaro sin dall’inizio, frutto della meticolosa preparazione dell’incontro e dello studio delle caratteristiche della squadra capitolina; studio volto a neutralizzare e depotenziare la manovra in velocità dei giallorossi soprattutto sugli esterni. L’assedio juventino trova compimento intorno al quarto d’ora, quando Higuain sradica il pallone dai piedi di De Rossi, elude con un dribbling l’intervento appena dentro l’area di Manolas e scaraventa di sinistro un bolide dai quindici metri che accarezza il palo e si infila alle spalle di Szczesny.

Tripudio Stadium e Juventus in vantaggio.

Da quel momento in avanti la formazione di Allegri riduce i giri del motore, cala d’intensità e imposta le operazioni in modalità “controllo partita”. Ad inizio secondo tempo, l’ex più atteso della gara, Pjanic, abbandona il campo a causa di un risentimento muscolare, sostituito da Cuadrado. L’incontro, tuttavia, torna ad impennarsi nei ritmi grazie all’improvviso ritorno agonistico della Roma, la cui reazione d’orgoglio costringe i bianconeri ad un’ultima mezzora di pura sofferenza a difesa del risultato maturato nella prima frazione di gioco.

Finisce 1 a 0, punteggio che consegna alla Juve un primo pezzettino di scudetto e spegne sul nascere le velleità dei giallorossi di riaprire il campionato. Ottima la prova di tutta la squadra, che conferma di essere sulla strada giusta per ritrovare quei collaudati meccanismi di gioco ammirati negli anni passati. Da sottolineare: la stratosferica prestazione di Rugani, sempre più in grado di dare sicurezza alla retroguardia e di non fare avvertire l’assenza dell’infortunato Bonucci; la prestazione tutta grinta e dinamismo a centrocampo e negli inserimenti di un convincente Sturaro; la prova di Chiellini che dimostra di essere ormai ad un passo dal tornare ai suoi livelli abituali; la solita generosità a tutto campo di Mandzukic e l’immensa classe del Pipita. Tra le note liete, da registrare il ritorno in campo nell’ultimo scorcio di gara di Barzagli, reduce dall’infortunio alla spalla che lo aveva tenuto lontano per oltre un mese dal terreno di gioco. In più, elemento comune a tutta la rosa, la capacità di saper soffrire e stringere i denti nei momenti di maggiore difficoltà.

Ora, rinsaldato il primato in classifica, ultimo sforzo prima delle vacanze natalizie: massima concentrazione in vista dell’importantissimo incontro, previsto per il 23 dicembre a Doha in Qatar, quando si assegnerà la Supercoppa Italiana nella sfida contro il Milan. E’ in palio il primo trofeo stagionale, per chiudere trionfalmente un 2016 da sogno e costruire le premesse per un altro anno ricco di successi.

FINO ALLA FINE!!!! FORZA JUVE!!!!