Ma cosa c’è di più bello che vincere a San Siro contro l’Inter, ribaltando il punteggio in due minuti quando ormai tutti consideravano compromesso il risultato, lo scudetto e l’intera stagione? Quando mezza Italia si preparava a festeggiare, sublimando la propria frustrazione? Cosa c’è di più bello che leggere e ascoltare i commenti rabbiosi e livorosi di chi non ammetteva altro epilogo se non la sconfitta della Juve? Cosa c’è di più esaltante che rilanciare le proprie quotazioni in campionato, ammutolire i tifosi del Napoli costringendoli alla più cocente delle delusioni, e trasferire dosi massicce di disperazione sui sostenitori nerazzurri, che neppure l’anno prossimo avranno la possibilità di veder disputare la Champions League alla propria squadra? Intendiamoci, non che quest’ultima sia una novità, visto che l’ultima apparizione europea dei nerazzurri è ormai datata 7 stagioni fa…e poi, che gioia immensa vedere Icardi in lacrime al triplice fischio esattamente come il Ronaldo nerazzurro del 5 maggio 2002 a Roma, contro la Lazio. 3 a 2 al Meazza, vantaggio Douglas Costa, Inter giustamente in dieci per l’entrata assassina di Vecino su Mandzukic, poi il pareggio di Icardi e l’autorete di Barzagli. Sembrava finita ma…IO CI CREDEVO e CI CREDO ANCORA! E così, all’87esimo il pari con deviazione su tiro di Cuadrado e dopo appena un minuto, sul suono della sirena, la stoccata di testa di Higuain. Vittoria sofferta e meritata, lasciamo le recriminazioni e le proteste a chi continua a evocare senza motivo gli arbitri come alibi: è tipico dei perdenti. Avevo detto 4 su 4! La prima è andata, secondo pronostico. IO CI CREDO!!! FINO ALLA FINE!!!